I Druidi

26 Lug 2018Blog

I Druidi erano i sacerdoti dei Celti, depositari di sapienza, conoscenza e saggezza. Plinio scrive che il termine deriva dalla parola greca drus, che significa quercia, albero sacro ai Druidi. Secondo altre interpretazioni il nome significherebbe saggio della quercia oppure saggio, sapiente e indovino, mago. Secondo un’altra interpretazione druido deriva dal prefisso dru- unito a vid-, che significa sapere e si potrebbe tradurre con sapientissimo o molto sapiente.

Il ruolo del Druido all’interno della società celtica era di massima importanza, secondo le Leggi Brehon durante le assemblee il druido prendeva la parola prima del re.

 

 

 

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è vero che i druidi facevano sacrifici umani?

 

Le fonti latine (fra cui Cesare) narrano di sacrifici offerti dai druidi in occasione di particolari celebrazioni.

Gli autori latini descrissero con orrore e sconcerto i sacrifici umani che i Celti compivano sui prigionieri e i criminali, però i Romani adottavano come forma di punizione sui propri prigionieri la morte per crocifissione, uno dei metodi di tortura più crudeli e indegni.

Va detto che nei tempi antichi il rito di offerta sacrificale era diffuso fra tutti i popoli: agli déi si sacrificavano esseri umani, animali, armi e ornamenti, prodotti della terra come grano e frutta. Le offerte sacrificali non erano un’esclusiva dei popoli pagani, ne troviamo anche nella Bibbia (Vecchio Testamento) e nella storia della cristianità; valgano a esempio i sacrifici nel nome del Dio cristiano compiuti dall’Inquisizione, che ha bruciato molte donne innocenti accusandole di stregoneria.

Ancora oggi il sacrificio umano fa parte della cultura popolare: per estensione la parola messa, che indica la funzione religiosa, significa proprio santo sacrificio e vi si commemora un sacrificio umano compiuto dai Romani: la crocifissione di Gesù Cristo.

 

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che fine hanno fatto i druidi?

I Druidi non sono stati sterminati ma, essendo pagani, la loro tradizione spirituale è stata repressa dalla religione dominante in Europa, il cristianesimo. Per poter sopravvivere a forme di estremismo religioso hanno dovuto restare nascosti e attraverso i secoli la conoscenza druidica si è trasmessa oralmente (cioè, con il ‘passaparola’, metodo di comunicazione e diffusione della cultura rimasto in voga fino alla diffusione fra il popolo della parola scritta e della scolarizzazione).

Ai giorni nostri, alcuni gruppi spirituali del Nord Europa sostengono di essere i depositari dell’antica conoscenza dei druidi celtici.

I druidi erano considerati da Roma una minaccia politica poiché avevano grande potere all’interno della società celtica e la storia ricorda in particolare un massacro di druidi, comandato dall’imperatore Nerone nel 61 a.C. a Môn (l’attuale isola di Anglesey in Galles), centro druidico di massima importanza per i Britanni.
Secondo alcune interpretazioni, Nerone comandò la distruzione del santuario di Môn perché sull’isola stava nascendo il primo modello di cristianesimo celtico, che univa il sapere dei druidi con la nuova religione cristiana. Mancano dati storici a conferma di questa ipotesi, che si ricollega allo straordinario viaggio del Santo Graal.

Secondo la leggenda, il Graal fu portato nelle isole britanniche da Giovanni di Arimatea, un parente stretto di Gesù.

 

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